Valpusteria Hotel - Guida Turistica

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.: DA VEDERE
 Per chi è già stato una volta in Val Pusteria e qui ha pernottato, sa che al mattino si sente come rinato: lo stupendo paesaggio naturale nel cuore delle Dolomiti tranquillizza il corpo e lo spirito e offre l'adeguata base per una indimenticabile vacanza all'insegna del benessere. Qui, dove domina il Gran Pilastro con i suoi 3500 metri, circondato dai ghiacciai dei Monti di Tondi, è proprio il cuore della natura. E' un luogo ideale per gite di un giorno nei vicini laghetti naturali. Da consigliare è l'Alta Via delle Dolomiti. Allontanandosi dal Lago di Braies, la strada costeggia la rotta nord - sud segnata dalla natura, in un paesaggio di belle malghe dalla ricca flora sui rilievi principali delle Dolomiti.
 Sentieri, percorribili anche in mountain - bike, offrono all'escursionista esperto, ma anche al sognante camminatore, il giusto ambiente. Qui sarete viziati da cascate, antichi e restaurati manieru e castelli. Chi cammina molto, si guadagna proprio una sosta: le tradizionali locande, che qui vengono chiamate Buschenschänke, dove l'oste vi racconterà volentieri di come ha raccolto le patate e fatto il vino, invitano a fermarsi. E se poi ci sono speck e pane fatti in casa … beh, dovete proprio congratularvi con l'oste e giurare che, in vita vostra, non ne avevate mai mangiato di così buoni. I residenti sostengono che mangiare all'aperto dopo un'escursione rende il cibo migliore.
 La Val Pusteria è un balsamo per il corpo e l'anima! Salutari sorgenti sulfuree, rilassanti bagni di fieno e benefiche saune - forma fisica e relax assicurati! Avete l'imbarazzo della scelta: percorso delle erbe medicinali, freeclimbing, parapendio… le numerose proposte rendono davvero difficile cosa scegliere.Nella varietà naturale della Val Pusteria non solo i cuori dei bambini battono più veloce, ma ognuno si augura di poter rimanere qui tutta la vita.
Lago di Braies
 Situato ad una altitudine di 1469 m., il lago di Braies ha una estensione di 31 ettari ed è tra i laghi più profondi della provincia, la profondità massima è di 36 m. mentre la profondità media è di 17 m. La sua origine si deve allo sbarramento per frana. Il giro del lago si può compiere solo a piedi o con barca a remi. Per il colore blu intenso che contraddistingue le sue acque limpide e profonde e per la incantevole cornice dei monti che lo circondano, viene visitato ogni anno da numerosi turisti durante la stagione estiva.
Lago di Anterselva
 Alla fine della Valle di Anterselva, nei pressi di Valdaora che dirama in Val Pusteria, si trova il lago di Anterselva. I monti e ghiacciai nel Parco Naturale Vedrette Ries Aurina invitano a stupende escursioni con diversi gradi di difficoltà.
Chiesa parrocchiale di San Vito a Braies
 La prima consacrazione di cui si abbia traccia documentale risale al 1335, ma solo dal 1704 la chiesa ha un proprio curato, e solo dal 1891 San Vito è assunta al rango di parrocchia vera e propria. La chiesa contiene una volta a reticolo riccamente decorata e un altare neogotico. All'esterno, sulla parete Sud si può ammirare una meridiana con una tavola marmorea su cui sono incisi i nomi dei curati succedutisi alla guida della parrocchia.
Chiesa filiale del Redentore a Ferrare a Braies
nbsp;Costruita nel 1735 sulle fondamenta di una cappella risalente al 1690, divenne famosa nel 1981 allorché, durante un intervento di restauro, furono riportati alla luce degli affreschi di epoca piú antica. Un'opera di ottima fattura è indubbiamente il pulpito con decorazioni inserite. Interessanti sono anche la croce processionale e le statue di San Nicola e San Floriano
Castello di Dobbiaco / Herbstenburg
 Nelle vicinanze della chiesa parocchiale di stile barocco di Dobbiaco, sorge questo castello residenziale. Epicentro della costruzione una torre di epoca medioevale e quindi ampliata dai fratelli Herbst (da qui il nome originale - Herbstenburg) nel 1500. All'interno saloni ad arco, soffitti in legno, balconate e affreschi murali.
Dolomythos a San Candido
Nel cuore di San Candido potete assumere per una volta l'abito dell'esploratore e vivere un'avventura fantastica, alla scoperta dei grandiosi fenomeni naturali che hanno portato alla formazione dello scenario stupendo e irreale che vi circonda: le Dolomiti. Il viaggio che vi proponiamo é uno dei più suggestivi ed ha per meta la notte dei tempi, rappresentata e raccontata dai fossili, testimonianze vetuste della fauna e della flora caratteristiche delle varie epoche geologiche. Il territorio che oggi ospita le Dolomiti é stato occupato per milioni di anni dal mare tropicale: ed erano popolazioni di ammoniti ad animarlo, bellissime costruzioni coralline ad accendere i colori, gli strati di La Valle a formarne i fondale ed a fare da habitat al fossile guida, il mollusco Daonella lomelli. Intervennero poi le eruzioni vulcaniche a modellare il paesaggio, e fu la lava a conservare intatte sino ai nostri giorni le impronte di molte specie animali e vegetali. Molti furono i naturalisti e gli scienziati che, attratti da queste splendide montagne, vi si avventurarono per studiarle. Accanto al loro nome, le Dolomiti, é giusto ricordare quello del loro padrino, Deodat de Dolomieu che, dopo aver visitato l'Alto Adige nel 1789 e nel 1790, diede l'avvio alle ricerche sulla dolomia, composta da dolomite ricca di magnesio. A Miss Ogilivie-Gordon, una geologa inglese, si deve invece lo studio degli strati di La Valle e San Cassiano. Altri insigni geologi del secolo scorso dedicarono l'intera vita allo studio di questo paesaggio bizzarro e maestoso. Ma anche alpinisti, affascinati dalle forme aguzze e svettanti, presero a conquistare guglie e picchi. Ma la varietà e la bellezza dei minerali non ha destato solo l'interesse di scienziati ed alpinisti. Depositari dei segreti della terra, intrisi di magia e mistero, sono da sempre intimamente legati a saghe e leggende che narrano di pietre preziose e dei loro poteri taumaturgici. E dei Croderes, i figli delle rocce e di Aurona, il regno della luce. Le mitiche Dolomiti vi attendono. Un'intera collezione di fossili da vedere, la storia delle Dolomiti e della loro trasformazione da conoscere, le nuove teorie formulate dagli studiosi al volgere del XVIII secolo da verificare e le mille saghe e leggende che non mancheranno di coinvolgervi.
Il museo della colleggiata di San Candido
La costruzione è stata fondata nel 769 dal Duca bavarese Tassillo III come Convento dei benedettini è stata trasformata in una Colleggiata nel 1140. Terminata nel 1785 dall'imperatore Giuseppe II, nel 1818 essa è stata nuovamente costruita nella sua forma attuale. Oggi è uno degli edifici più antichi di tutta l'Alta Val Pusteria. Nella casa capitolare nelle vicinanze della Colleggiata trovano posto musei, archivi e biblioteche. Documenti barocchi relativi alla religiosità del popolo, sculture, atti relativi alla storia della Colleggiata, parti del tesoro del duomo, testi con miniature, stampe e calcografie si trovano in queste stanze dedicate ai visitatori. Certamente l'offerta di questo museo rispetto ad altri risulta modesta; esso mostra però in modo impressionante la potenza di questa antica Colleggiata del Tirolo. Anche il caseggiato merita di essere visto. La sua sezione orientale risale al decimo secolo, mentre quella occidentale è stata costruita nel 1380. Nel Medioevo il pianoterra fungeva da deposito per la consegna di prodotti naturali da parte dei contadini tributari. Al piano superiore si trovano la sala capitolare con pitture murali, la biblioteca, l'archivio, una stanza con pannellatura rinascimentale ed infine diverse stanze da lavoro.
Informazioni: Tel. +39 0474 913278
Museo Rudolf Stolz a Sesto
Il museo di Sesto, inaugurato nel 1969, espone in due sale soprattutto progetti e bozzetti dei molti affreschi oltre a studi, acquerelli e lavori grafici del famoso pittore sudtirolese Rudolf Stolz (1874-1960). Fra le sue opere principali sono da annoverare la "danza della morte" nel cimitero di Sesto e molti affreschi sulle arcate dello stesso. Per onorare la sua opera il Comune di Sesto fece costruire sulla piazza principale un museo su progetto del genero dell'artista, l'architetto Erich Pattis. Del lascito del pittore le figlie hanno messo a disposizione del museo più di 160 opere.
Informazioni: Tel. +39 0474 710521
Centro Visite Parchi Naturali e Mondo Magico della Foresta
Qui trovate informazioni sulla natura e sul paesaggio naturale dei parchi provinciali, sulla formazione geologica della zona, sugli eventi della Prima Guerra Mondiale riguardanti il fronte delle Dolomiti. Le informazioni sulla natura sono presentate in maniera giocosa e allo stesso tempo precisa. Il Centro Visite offre cognizioni su flora, fauna e paesaggio dei parchi naturali delle Dolomiti di Sesto e di Fanes, Sennes e Braies, sulla loro formazione geologica e sulle trincee ed opere di fortificazione che sono state costruite durante la Prima Guerra Mondiale. Nel laboratorio sperimentale si può percepire la natura con tutti i sensi: con vista, tatto, udito, olfatto. Nell'acquario scoprirete rane e altri anfibi. I sette parchi naturali provinciali sono presentati al pubblico attraverso la visione di filmati multimediali.
Informazioni: Tel. 39 0474 973017
Mondolatte Tre Cime a Dobbiaco
Nella nuova sede del "Mondolatte Tre Cime" il visitatore si immerge nel mondo dei latticini e della produzione casearia. A settembre 2004 si è inaugurata la nuova sede della Latteria sociale di Dobbiaco e San Candido, che permette di vedere da vicino tutte le fasi della lavorazione del latte e la produzione dei vari prodotti caseari. La prima parte del percorso si trova nel piccolo museo, è incentrata sulla storia e sullo sviluppo delle tecniche di lavorazione nel corso dei secoli ed è composta da 20 stazioni. Proseguendo si può visitare la zona di produzione con una guida esperta. Naturalmente al termine della visita si possono degustare ed acquistare gli ottimi prodotti della latteria. Il Mondolatte è aperto da martedì a sabato dalle 8 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 17.
Lunedì giorno di riposo.
Informazioni: Tel. +39 0474 971300